Descrizione
E' la sede principale. Qui hanno sede tutti gli uffici comunali tranne la Polizia Locale e i Servizi Demografici (Anagrafe, Servizi Cimiteriali) ed Elettorale
E' la sede principale. Qui hanno sede tutti gli uffici comunali tranne la Polizia Locale e i Servizi Demografici (Anagrafe, Servizi Cimiteriali) ed Elettorale
Indirizzo: Lungolago Zanardelli 55 - 25087 Salò (Brescia)
La sede è accessibile ai disabili tramite l'ascensore all'ingresso dell'ala Est; per raggiungere l'ufficio Edilizia Privata, una volta raggiunto il secondo piano è necessario superare alcuni gradini. Gli uffici Tributi, Cultura e Turismo sono nell'Ala Ovest, dotata di ascensore che però è raggiungibile solo superando alcuni gradini. L'ufficio Servizi Sociali è direttamente accessibile dall'ingresso dedicato che si trova al piano terra, sotto il loggiato della Magnifica Patria.
Lo storico Palazzo Comunale ospita la maggior parte degli uffici comunali oltre alla Sala del Consiglio Comunale e alla Sala dei Provveditori (dedicata ad incontri culturali pubblici). Una porzione al piano terra dell'Ala Ovest del palazzo è occupata dalla trecentesca Loggia della Magnifica Patria. E' possibile accedere agli uffici da quattro ingressi (lo scalone principale, viene aperto negli orari di apertura la pubblico e in occasione delle sedute del Consiglio Comunale e di altri eventi nella Sala del Consiglio):
Servizi Sociali --> l'ufficio ha un ingresso dedicato che si affaccia direttamente sulla Loggia della Magnifica Patria
Ala Ovest -->per gli uffici Cultura e Turismo, Tributi e la Sala dei Provveditori
Ala Est --> per gli uffici Protocollo, Segreteria Generale, Segreteria del Sindaco, Lavori Pubblici, Edilizia Privata, Ecologia ed Ambiente
Sul lungolago, a testimonianza di epoche gloriose, il Palazzo del Podestà o Capitano Rettore, costruito su disegno di Jacopo Sansovino (1524), fu sede del Consiglio della "Magnifica Patria", oggi adibito a Palazzo Municipale; una parte dell'edificio attuale è una ricostruzione dell’originale andato perduto durante il terremoto del 1901.
Nel XVI secolo Salò entra nell’orbita di Venezia, la città più importante dal punto di vista economico, strategico e militare. Venezia, a partire dal XIV sec., dominava su quasi tutto questo territorio fino al fiume Adda, che segnava il confine con i Visconti di Milano.
A Salò facevano capo 52 comuni, da Bedizzole a Limone che tutti insieme venivano denominati "Magnifica Patria".
Nel soffitto a cassettoni del loggiato sono dipinti gli stemmi di tutti i Comuni che facevano parte della Magnifica Patria. Il simbolo di Venezia è il "leone" e se ne possono vedere diversi sparsi nel Palazzo Comunale. Quello più evidente si trova sotto la Loggia e nel corso degli anni ha subito diverse mutilazioni per atti vandalici di significato storico.
Sotto la Loggia sono conservate anche alcune lapidi che celebrano la visita a Salò di storici personaggi come Re Vittorio Emanuele, Giuseppe Mazzini, Camillo Benso Conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi, durante il periodo dell’unità d’Italia.
La Magnifica Patria fu fondata intorno al 1300-1380; alcuni frammenti di affresco della Loggia risalgono a quel periodo. Nel corso dei secoli il Palazzo Municipale ha subito una serie di trasformazioni; il piano superiore era collegato da un ponte alla casa posteriore che era la dimora del Provveditore, il quale si recava nella Sala dei Provveditori direttamente dalla sua abitazione.
L’arco marrone che si nota sotto i portici, segna proprio il limite tra la nuova costruzione (1901), che è stata ricostruita nello stile di allora e la parte vecchia.
Entrando nel palazzo si notano delle colonne romane che servivano a delimitare le strade dell’epoca.
Salendo per lo scalone del Palazzo Municipale troviamo un bellissimo quadro del ‘700 che ritrae il Provveditore, del pittore Andrea Bertanza, nato a Padenghe e salodiano d’adozione. Si tratta di un quadro simbolico e allegorico. Inginocchiata davanti al Provveditore c’è una signora che, in senso simbolico, rappresenta la Magnifica Patria e gli porge il benvenuto e la cornucopia che contiene i frutti prodotti nelle località lacustri. Ai piedi del Provveditore c’è un angioletto con la spada che sta a significare che tramite il dominio veneto, il Provveditore e la potenza di Venezia, si sono spezzate le catene in cui viveva Salò prima della nascita della Repubblica veneta.
Più in alto vediamo un altro quadro d’inizio secolo del pittore salodiano Angelo Landi.
Entrando nella Sala del Consiglio notiamo dei grandi armadi, che contengono i documenti e le carte originali d'archivio riguardanti la storia di quei 52 comuni che facevano parte della Magnifica Patria.
Volgendo lo sguardo in alto, notiamo il bel soffitto a cassettoni con dipinti di dame nella cornice più interna, mentre nella parte esterna sono rappresentati i personaggi che hanno innalzato la cultura dell’umanità (Petrarca, Archimede, Cicerone, Platone ecc.).
Al centro, una bellissima pala di Andrea Bertanza che rappresenta, in un misto di sacro e profano, il Comune di Salò. Vi è raffigurato un Cristo trionfatore che regge la croce, ai suoi piedi sta per inginocchiarsi il patrono di Salò San Carlo Borromeo.
Sotto c'è Nettuno, un dio pagano che esce dal lago coi suoi cavalli reggendo dei pesci e dei limoni, simbolo della Magnifica Patria.
La Sala dei Provveditori era completamente affrescata e gli stemmi che vediamo sono quelli delle casate dei vari Provveditori succedutisi nel corso dei secoli. Sulla parete esterna della stessa c’è un orologio che risale a tempi antichi, e il cui meccanismo è tutt’ora funzionante; è regolato da un sistema di leve e di pesi. All’interno della sala ammiriamo un bellissimo quadro del pittore Anton Maria Mucchi.
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