Descrizione
Il cimitero di Salò fu progettato in stile neoclassico dall'Architetto Rodolfo Vantini e realizzato a gradoni intervallati da tre ampie scalinate.
Il cimitero di Salò fu progettato in stile neoclassico dall'Architetto Rodolfo Vantini e realizzato a gradoni intervallati da tre ampie scalinate.
Indirizzo: Via Tavine, 54
E' un luogo storico-monumentale. Data la sua conformazione architettonica a gradoni, il cimitero non è agevolmente fruibile dai disabili.
Il cimitero di Salò fu progettato in stile neoclassico e realizzato a gradoni intervallati da tre ampie scalinate.
I primi disegni e disegni per il nuovo cimitero presentati da Vantini sono datati 1845. E' però solo nel febbraio 1853 che il lavoro dell'architetto viene preso in considerazione e approvato.Il progetto porta a una tipologia insolita: un cimitero a gradoni intervallato da tre scale, una sorta di giardino terrazzato sulla cui sommità si trova una cappella con un balcone. Rodolfo Vantini utilizzò il paesaggio naturale come sfondo creando uno stile neoclassico-pittoresco, soprattutto come sentimento verso il ricordo dei morti, ed è il cimitero che vediamo ora.
La chiesetta del cimitero di Salò è classificata “Cimitero di guerra” e, quindi, soggetta alla giurisdizione del competente dipartimento ministeriale.
Nel primo ‘900 la struttura vantiniana venne ampliata, in coincidenza con la costruzione dell’attuale via Tavine. Fino alla realizzazione della strada, collegate Salò al territorio di Portese- San Felice del Benaco, i defunti venivano trasportati dal Duomo al cimitero con apposite imbarcazioni a remi, trasportanti – oltre al feretro – gli amici ed i parenti del defunto. Dopo la costruzione della strada, e fino agli anni ’50, funzionò un servizio di noleggio delle caratteristiche carrozze a cavalli con le quali anziani, bambini ed adulti raggiungevano il cimitero di S. Rocco.
I primi disegni e disegni per il nuovo cimitero presentati da Vantini sono datati 1845. E' però solo nel febbraio 1853 che il lavoro dell'architetto viene preso in considerazione e approvato.Il progetto porta a una tipologia insolita: un cimitero a gradoni intervallato da tre scale, una sorta di giardino terrazzato sulla cui sommità si trova una cappella con un balcone.Rodolfo Vantini utillizò il paesaggio naturale come sfondo creando uno stile neoclassico-pittoresco, soprattutto come sentimento verso il ricordo dei morti, ed è il cimitero che vediamo ora.
La chiesetta del cimitero di Salò è classificata “Cimitero di guerra” e, quindi, soggetta alla giurisdizione del competente dipartimento ministeriale.
Nel primo ‘900 la struttura vantiniana venne ampliata, in coincidenza con la costruzione dell’attuale via Tavine. Fino alla realizzazione della strada, collegate Salò al territorio di Portese- San Felice del Benaco, i defunti venivano trasportati dal Duomo al cimitero con apposite imbarcazioni a remi, trasportanti – oltre al feretro – gli amici ed i parenti del defunto. Dopo la costruzione della strada, e fino agli anni ’50, funzionò un servizio di noleggio delle caratteristiche carrozze a cavalli con le quali anziani, bambini ed adulti raggiungevano il cimitero di S. Rocco.
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